Aiuti x Terremoto Cile: Referenti italiani e Cileni e conti correnti

Un saluto a tutt@, vi scrivo da Santiago, tra poche ore parto per il Paraguay. Come vi ho giá comunicato in un precedente messaggio, al momento del terremoto che ha sconvolto il Cile mi trovavo a Temuco, a 300 km dall’epicentro, per coordinare un progetto che il CISAI, il Circolo Amerindiano e una rete di organizzazioni locali stanno realizzando nell’area della regiòn de los Rios e nell’Araucania (http://sites.google.com/a/unisi.it/mapuche/).
Personalmente e come rappresentante delle due organizzaziono
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07.03.2010 Sulla via del Paraguay: Arrivo a Santiago

07.03.2010

Arrivo all’aereoporto. Prima dell’atterraggio ci comunicano che dovremo aspettare circa 20 min prima di scendere a causa dI una congestioNe. Ho lasciato temuco con la pioggia. Scendo dalla scaletta. Santiago è più calda anche se alle 21 l’aria è rinfrescata. Scendiamo direttamente sulla pista. Le signore più anziane e un disabile vengono fatti scendere con l’aiuto degli inservienti. Sulla pista c’è un’atmosfera di frenesia. Fatte poche decine di metri trovo i miei bagagli. La consegna bagagli più veloce della storia. Mi districo tra una selva di assistenti che dirigono il flusso dei viaggiatori, fermano i mezzi che transitano e chiedono dove siamo diretti. Un caos ordinato.

In pochi minuti sono fuori. Neanche il tempo di fare una foto. L’aereoporto è pieno di tendoni che fungono da accoglienza per i passeggeri.

Cerco gli incaricati del mio transfer all’hotele. Alla fine arrivo a quello che era il parcheggio a pagamento. Ora ci sono installate le varie compagnie delle navette, i noleggi e i taxi.

Anche in Trans Vip (l,agenzia convenzionata con l’albergo). c’è una frenesia. Questa è santiago, la grande mela del Cile. Quando dico all’autista che vengo da Temuco me la rappresneta come un villaggio di case di adobe. È la normale visione del Cile che sta fuori Santiago, ed in particolare del sud. L’albergo è un classico albergo quattro stelle vicino all’aereoporto. Impersonale e di teansito, ma stasera devo inviare una scheda di progetto e domani occuparmi di costituire la rete. Per cui va benissimo. Oltretutto c’è uno sconto di quasi il 50% perchè non funziona internet.

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Terremoto Cile: Saccheggi e tragedie

E’ impressionante. Dai racconti delle persone sto iniziando a ricostruire un quadro della situazione. Le notizie dalle zone più colpite e le notizie sono tragiche. Temuco è rimasta un’isola felice, dove praticamente non è accaduto niente. Ci sono stati dei tentativi, ma stiamo parlando di una città con livelli di povertà bassi, basso livello di criminalità e una periferia non molto estesa e prevalentemente residenziale.

Dalle aree di S.Pedro de la Paz, Loto, Coronel, Chillan, Talca, Parral, Chiguallante, e da altre aree arrivano notizie di un vero e proprio saccheggio. Negozi svuotati, assalti nelle case, disperazione. In alcuni paesi e quartieri periferici la gente ha costruito barricate per difendersi dagli attacchi delle bande. Questo a poche ore (12 – 20) dal sisma.

Per dare un’idea stanotte un’auto è finita in un burrone perchè erano stati rubati i segnali di pericolo. Inizialmente ho pensato a un’esagerazione, ma poi alla fine dopo tutti i commenti ricevuti sono propenso a crederlo.

Come è possibile? Semplice: basta concentrare le persone più povere in un quartiere, aumentare il degrado, abbandonarle e mettere all’angolo un quartiere residenziale.

Certo non è un fenomeno esteso numericamente, ma diffuso in tutta l’area dove si sono verificati maggiori danni.

Per ora vi saluto.

Mi sconvolge pensare che l’ordine sia

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Richiesta di aiuti

Il coordinamento locale delle ONG si è formato. Già da oggi sono partiti i primi veicoli con gli aiuti, stanotte stavamo aspettando un camion da Santiago, ma purtroppo ha avuto un guasto lungo la strada e non giungerà prima di domani sera creando non pochi problemi dato che l’aeroclub locale aveva messo a disposizione un aereo per trasportare gli aiuti Isla Mocha, un’isola vicino alla costa che ha avuto danni ingenti ed è tutt’ora isolata. Le notizie sono preoccupanti a causa della scarsità di generi di prima necessità.

Il coordinamento locale si concentrerà nelle aree del comune di Saavedra, Tolten e Tirúa, con particolare attenzione alle comunità rurali dove al momento non è ancora giunto aiuto.

Logicamente è inutile inviare generi di prima necessità dall’Italia, le necessità immediate sono di denaro per acquistare: combustibile per i viaggi,  generi di prima necessità. Vi chiediamo di contribuire inviando fondi. 

Per l’invio dei fondi stiamo organizzando varie modalità. Nella giornata di oggi (4 marzo) verranno definite le modalità e vi farò sapere i nominativi e le modalità.

Entro venerdì verrà attivato un conto bancario dedicato e attivata una forma di trasparenza con pubblicazione degli aiuti ricevuti e delle spese effettuate.

E’ però urgente ricevere fondi da utilizzare immediatamente, questo potrebbe essere fatto attraverso Western union o simili, che assicurano una rapidità anche se purtroppo con dei costi.

Informazioni  in spagnolo possono essere reperite sul sito www.observatorio.cl

Per informazioni potete chiamarmi su skype:. fabiomalf  o al cellulare cileno: +56 9 62407327 oppure scrivermi. Per ora vi saluto, tra poco pubblico un altro post con gli aggiornamenti.

Scusate le frasi sconnesse ma è molto tardi.

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Rete locale di organizzazioni x emergenza

Varie organizzazioni di Temuco hanno formato un coordinamento per distribuire gli aiuti e fornire generi di prima necessità.Le aree di intervento saranno:

– Zona Toltén, Queule, La Barra
– Saavedra – Budi
– Zona desde Nehuentúe a Tirúa
– Isla Mocha

Le informazioni sono ancora frammentarie, e un

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Aggiornamento e Situazione nelle aree Rurali

La giornata di oggi è stata lunga. iniziano ad arrivare notizie, ma il problema sono le aree dalle quali non si hanno notizie.
Da una prima e superficiale valutazione molte delle aree rurali dell’interno non hanno subito molti danni. Alcune zone sono isolate a causa di frane, ma sembra che nonostante la gravità del sisma (8.8 Richter) i danni sono molto inferiori a quelli che potremmo aspettarci. Una delle principali ragioni è che il movimento è stato ondulatorio.
Molte della case sono costruite in legno e quindi, seppur con qualche problema hanno resistito,. Sembra perñ che molti edifici abbiano subito danni strutturali nascosti. In alcuni casi èho notato nuovi crolli e un pegigoramento evidente della situazione dopo alcune repliche (Le repliche avvengono varie volte al giorno varie al giorno).
Uno dei problemi più gravi è invece …
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Notizie dal Cile e rete locale di organizzazioni x emergenza

Ciao a tutti.
in questo momento mi trovo in Cile nell’area di Temuco, molto vicino all’epicentro del sisma.
mi trovo in questa area per un viaggio di coordinamento relativo a un progetto che abbiamo nell’area (maggiori info a http://sites.google.com/a/unisi.it/mapuche/), ma non è questo il motivo per cui vi scrivo.
In questo momento con le organizzazioni con cui abbiamo lavorato sio ad oggi stiamo cercando di realizzare un primo censimento della situazione delle comunità rurali e delle necessità fondamentali. L’idea è di creare una rete locale di riferimento, coordinarsi con le reti di solidarietà internazionali e ottimizzare gli aiuti.
Al momento la situazione in Temuco è molto tranquilla, non si sono registrati grandi danni. La fornitura di l’elettricità e acqua sono intermittenti ma non si registrano disordini, a differenza della zona di Concepciòn con particolari problemi nelle aree rurali vicine alle città più colpite dove si stanno verificando i peggiori eventi di sciacallaggio e più gravi eventi di assalto a case..
Le notizie che arrivano sino ad ora sono che i maggior danni alle aree rurali sono stati nella zona costiera a causa del maremoto, ma ancora non abbiamo notizie certe. Siamo contattando i nostri referenti tradizionali e istituzionali nelle aree rurali per avere informazioni.
Stasera (ora locale gmt -4) dovremmo avere una prima relazione sulla situazione e sulle necessità e sulla rete di organizzazioni su cui fare affidamento.
Al momento sto facendo da contatto, sino a che non verrà stabilita una rete stabile di coordinamento potete scrivermi a malfatti@unisi.it
il mio cellulare Cileno è +56962407327 oppure potete contattarmi su Skype: fabiomalf
Alcune info sono reperibili su http://fabiomalfatti.blogspot.com/ dove cercherò di mantenere alcune informazioni sino al ripristino dei siti istituzionali. Molti sono off-line o solo parzialmente ripristinati.
La mia base operativa è presso Observatorio Derechos de Pueblos Indigenas de Temuco (www.observatorio.cl il sito al momento non è funzionante)
Vi scrivo per informarvi della situazione e per chiedervi eventuale disponibilità da parte delle Vs. organizzazioni a entrare in contatto con la nostra rete o di informare altri che questa rete si stà costituendo.
Fabio Malfatti
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Terremoto Cile: secondo Giorno

secondo giorno.
Il problema oggi inizia a essere il rifornimento.  Nella città più colpita, Concepcion iniziano i saccheggi e gli ‘espropri’ ai supermercati.  Molte persone hanno perso la casa e non sanno come fare.  Come al solito il problema è il ritardo nell’intervenire con i rifornimenti.
C’è una polemica in atto tra l’aviazione militare che sostiene di avere gli aerei pronti per partire da ieri pomeriggio (Sabato) però che ancora non hanno ricevuto l’ordine di partire.

Già ieri a Temuco, dove i danni sono stati minori, abbiamo visto che c’era un certo livello di agitazione negli acquisti.  Per riuscire a comprare una bottiglia ho dovuto chiedere per favore a una signora se me ne dava una delle 6 che aveva preso, dato che c’era un assalto.

DA aprte mia non ho maggiori problemi, ho riserve per alcuni giorni razionando. E comunque in varie aree di Temuco l’acqua è tornata, c’è elettricità.

Riguardo alle zone rurali e le comunità, le notizie cha abbiamo dalla nostra rete è che i danni sono minimi. Ci sono frane ma non ci sono giunte notizie di situazioni critiche. 
Come sempre sono i centri urbani che stanno soffrendo di più di questa situazione.  Nelle campagne e nelle comunità le famiglie sono abituate ad avere provviste, per l’approvvigionamento d’acqua generalmente non ci sono problemi e l’elettricità nella maggior parte dei casi non è un bene essenziale.

Ieri ed oggi le persone si sono concentrate nel risolvere i problemi propri e cercare notizie di parenti e amici, Nel pomeriggio e domani credo che inizieremo a riorganizzare la rete delle comunicazioni e organizzazioni e vediamo che cosa fare.  Vi terrò informati su lle iniziative e sulla rete di organizzazioni.

In questo momento la nostra rete di organizzazioni è www.observatorio.cl  e www.cetsur.cl

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Terremoto Cile: notizie 1

Notizie anche a questo indirizzo: http://fabiomalfatti.blogspot.com/

 Ciao a tutti,
Qua tutto bene, è stata una bella shekerata di oltre 4 minuti, io alloggio al secondo piano e diciamo pure che è stato preoccupante. Basti pensare che per le oscillazioni è uscita tutta l’acqua dalla sciacquone del gabinetto!. Le scosse sono durate tutta la notte e anche oggi abbiamo sentito numerose scosse di assestaento! Per fortuna ho deciso di alloggiare in un albergo moderno e di non risparmiare, perchè l’alternativa economica che avevo pensato è quasi completamente crollata.
Sono a temuco a circa 300 km dall’epicentro, qua l’intensità è stata di 8 gradi scala Ricther, Danni non molti per fortuna, almeno in questa area. Per ora mancano ancora elettricitÀ e acqua. Ai supermercati e ai distributori c’è la fila. il lato ‘tedeseco’ dei Cileni rende tutto molto ordinato. Stamattina nel centro c’erano numerose squadre a pulire e raccogliere le maceria. La maggior parte degli edifici danneggiati sono quelli antichi, costruiti con struttura di legno e riempimento di adobe e/o mattoni, anche se alcuni edifici moderni hanno subito danni, ma sono la muinoranza. Seriaente danneggiato l’ospedale che stavano per inaugurare. Sono in collegamento solo con il cellulare.
Per ora non è ancora chiaro quale sia la situazione.

Fabio

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Relazione annuale attività svolte in collaborazione con CISAI

Relazione Annuale attività svolte in collaborazione con il CISAI

Fabio Malfatti

Gennaio 2010

Riepilogo breve

Progetti: Coordinatore del progetto “Formazione Istituzionale, Ricerca e Documentazione per lo Sviluppo Agroforestale Sostenibile delle Comunità Mapuche dell’Area Coñaripe, Cile” realizzato sotto la direzione scientifica del CISAI e la direzione amministrativa del Centro Studi Circolo Amerindiano.

 Ricerca:

Etnobotanica Mapuche (ricerca sul campo)

Integrazione dati etnografici e remote sensing per la rappresentazione del territorio (studio di un ipotesi metodologica).

Tecniche e metodologie di analisi qualitativa assistita da computer.

 Partecipazione a Convegni:

Relazione a XXXI congresso Formazione istituzionale, ricerca e documentazione per lo sviluppo agroforestale sostenibile delle comunità mapuche del Cile, in collaborazione con Centro Interdipartimentale di Studi sull’America Indigena, Università degli Studi di Siena.

 Convenzioni ed accordi: Protocollo di intesa firmato con Observatorio Ciudadano[1] Temuco (Cile)

 Pubblicazioni: Malfatti F. 2009,  Formazione istituzionale, ricerca e documentazione per lo sviluppo agroforestale sostenibile delle comunità mapuche dell’area di Coñaripe, Cile, pp. 49 – 59, Quaderni di Thule VIII, Atti del XXX Convegno Internazionale di Americanistica, Centro Studi Americanistici “Circolo Amerindiano”, Perugia. (disponibile online su www.fabiomalfatti.it)

 Riepilogo attività

Progetto “Formazione Istituzionale, Ricerca e Documentazione per lo Sviluppo Agroforestale Sostenibile delle Comunità Mapuche dell’Area Coñaripe, Cile”

Il 2009 è l’anno conclusivo del progetto, anche se per ragioni amministrative e per i buoni risultati il termine delle attività è stato posticipato al marzo 2010.

Il personale Cisai coinvolto nel progetto consiste in Luciano Giannelli come direttore Scientifico, Fabio Malfatti come ricercatore e coordinatore di progetto, Filippo Lenzi Grillini come ricercatore.

Il 2009 è stato un anno particolarmente critico per le attività del progetto. Nel 2008 il nostro partner principale Ad Kimun, emanazione del Consejo de Todas las Tierras aveva abbandonato il progetto a causa di una serie di gravi conflitti interni che hanno portato anche alla chiusura anticipata del progetto  “Community Resource Management Planning in the Maichín River Valley (Chile)” condotto dal Cesagen della Università di Lancaster (UK)  da cui derivava il nostro. Le comunità coinvolte nel nostro progetto hanno deciso di costituire un Consejo Consultivo de Autoridades Tradicionales come referente locale delle attività del progetto, mentre l’Observatorio Ciudadano de Temuco è diventato il principale partner del progetto. Purtroppo nell’area di Coñaripe sono presenti complesse problematiche intra e intercomunitarie tra che hanno reso difficile la conduzione del progetto.

Siamo comunque riusciti, grazie al prezioso aiuto di persone come Gerardo Berrocal e Ximena Cuadra che hanno operato con dedizione che oltrepassava il loro incarico, a raggiungere gli obiettivi del progetto, realizzando la mappatura dei siti di interesse culturale, delle principali risorse agroforestali e idriche, oltre a realizzare una precisa georeferenziazione dei confini in collaborazione con tecnici governativi.

 Tra gli obiettivi del progetto è presente un supporto alle rivendicazioni legali di alcune comunità dell’area su territorio inclusi nel Parque Nacional Villarrica. La georeferenziazione dei confini ha rivelato che alcune supposte sovrapposizioni erano in realtà ingiustificate, per cui la negoziazione si è spostata sulla rivendicazione dei Diritti Ancestrali. Il percorso di questo tipo di rivendicazioni si rivela però lungo e complesso a causa di un’assenza di legislazione sul tema, per una scarsa capacità locale nella gestione di azioni comunitarie e per la presenza di forti interessi privati da parte di alcune famiglie Mapuche.

 Nel 2009 la rete delle collaborazioni e le attività del progetto sono state estese ad altre comunità Mapuche, in particolare alle comunità di Reigolil (area Currarehue) dove l’appoggio del nostro progetto a permesso ad alcune comunità proseguire le attività iniziate dal progetto del Cesagen e nell’area di Quinquen dove è in atto una interessante sperimentazione, con l’appoggio del WWF, per la gestione sostenibile dell’area restituita alle comunità indigene.

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Dati gli incoraggianti risultati, nonostante i problemi incontrati, la data di termine del progetto è stata posticipata a 30 Marzo 2010. Nel febbraio 2010 il coordinatore Fabio Malfatti realizzerà il viaggio conclusivo del progetto per la consegna ufficiale dei risultati e la raccolta di proposte per eventuali futuri progetti.

Ricerche:

Etnobotanica e Mapuche e  rappresentazione del territorio

Nota: i tre ambiti di ricerca indicati confluiscono e si integrano nelle attività di ricerca del progetto che stiamo realizzando in Cile

Nell’ambito del progetto “Formazione Istituzionale, Ricerca e Documentazione per lo Sviluppo Agroforestale Sostenibile delle Comunità Mapuche dell’Area Coñaripe, Cile” realizzato in collaborazione tra il CISAI e il Circolo Amerindiano è stata realizzata da Fabio Malfatti e Filippo Lenzi Grillini la ricerca sul campo nel periodo Febbraio – Marzo 2009. Il lavoro si inquadra in un più ampio lavoro di ricerca interdisciplinare previsto nel progetto, volto a realizzare strumenti di supporto alla gestione sostenibile del territorio da parte delle comunità indigene ed una integrazione tra ricerca scientifica e applicazioni sul territorio. L’occasione ci ha permesso di integrare tre ambiti di ricerca: il lavoro di ricerca  sull’etnobotanica Mapuche, avviata da Giannelli anni fa, le metodologie di raccolta ed analisi dati con sistemi di analisi qualitativa assistita da computer (CAQDA) e la formulazione di un’ipotesi di lavoro per l’integrazione tra elaborazione di dati provenienti dalle immagini satellitari (infrarosso termico, microonde, raggi x, visibile) e informazioni etnografiche. L’obiettivo primario è di realizzare una cartografia del territorio che rispettasse il punto di vista delle comunità Mapuche coinvolte nel progetto ma anche quello dei vari attori coinvolti (istituzioni, organizzazioni non governative, ricercatori). Come risultato è emersa anche una interessante ipotesi di lavoro per la correlazione tra caratteristiche fisiche del territorio ed etnoscienza.

La ricerca etnobotanica si concentra sull’organizzazione concettuale dell’ambiente (sia esso naturale, domestico o agricolo)  mediante una raccolta di termini utilizzati spontaneamente da parte degli informatori durante percorsi realizzato con i ricercatori. La ricerca si è svolta realizzando una documentazione audiovisiva, fotografica e rilevando la posizione GPS delle occorrenze linguistiche.

Purtroppo a causa delle problematiche locali, la quantità di informatori è stata limitata. Il lavoro sul campo ci ha comunque consentito di raccogliere numerose occorrenze, che confrontate con i dati delle precedenti ricerche stanno fornendo un interessante quadro di riflessione. Inoltre abbiamo potuto testare a fondo una metodologia di lavoro e di archiviazione volta alla intersoggettività e a migliorare l’aderenza al dato originale in tutte le fasi dell’analisi.

Al momento è stata terminata la prima fase di analisi, utilizzando il software per l’analisi qualitativa assistita da computer (CAQDA) Transana[2]. E’ in atto il lavoro di confronto con attestazioni di repertori lessicografici da parte si Silvia Rossi.

Fabio Malfatti

Gennaio 2010



[2] Per informazioni e approfondimenti: www.fabiomalfatti.it/articoli.htm e www.transana.org, sito ufficiale del programma (in lingua inglese).

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